Come fare la pasta madre in casa, ecco la ricetta con tutorial passo a passo.
Oggi vi presento ufficialmente la mia Sophia, lei è il mio lievito naturale.
In un mondo dove si trovano ormai alimenti raffinati fatti con prodotti di pessima qualità, la mia esigenza di portare in tavola alimenti genuini aumenta sempre più. Da qui la mia decisione di intraprendere il fantastico mondo della pasta madre.
Detta anche lievito naturale o lievito madre, essa è un lievito composto da microorganismi naturali, che, fin dai tempi antichi, si utilizzava per la panificazione, si può però usare anche per la preparazione di lievitati salati e dolci, come ad esempio colombe e pandori.
Prepararla è molto semplice ma ha bisogno di cure costanti, specialmente nei suoi primi giorni di vita, però vedrete che ne varrà la pena.
Nel tutorial vi spiegherò dettagliatamente ciò che Giovanni di Pizza Dimagrante, su facebook lo trovate qui, mi ha cortesemente spiegato.
Ingredienti:
50 gr di farina 0
50 gr di acqua
1 cucchiaino di miele/yogurt/zucchero
Procedimento:
1° giorno
Dosare la farina e metterla in una ciotola e versarvi al suo interno anche l’acqua
unire il miele, che servirà da innesco,
ed amalgamarli
coprirli con della pellicola alimentare, forarla con uno stuzzicadenti, e lasciar riposare il composto in un luogo asciutto per ventiquattro ore
2°- 3°- 4° giorno
Trascorse le quali riprendere il composto e rinfrescarlo:
prendere solo cinquanta grammi del lievito già formato (scartare di conseguenza l’esubero) e unirlo a cinquanta grammi di farina zero e venticinque grammi di acqua
impastare il tutto e coprirlo con la pellicola alimentare forata
rinfrescare, sempre allo stesso modo ogni ventiquattro ore.
5° giorno
Al quinto giorno di vita del lievito madre rinfrescarlo come di consueto, scartando sempre l’esubero, e aggiungendo un cucchiaino di miele.
6°-7° giorno
Il sesto e il settimo giorno rinfrescare normalmente, scartando sempre l’esubero e senza quindi il miele.
8° giorno
All’ottavo giorno effettuare i rinfreschi senza miele e scartando sempre l’esubero ogni sei/otto ore.
9° giorno
Il nono giorno, al momento del rinfresco, fare sciogliere un cucchiaio di zucchero in una bacinella contente due litri d’acqua tiepida (circa 20/22°). Spezzettare la pasta madre e metterla a bagno nell’acqua appena preparata, se la pasta madre galleggerà avrete un lievito perfetto, se, come il mio, invece andrà a fondo
non temete, è naturale che capiti perché è ancora un lievito giovane.
Lasciare in ammollo la paste madre per venti minuti, quindi strizzarla e rinfrescarla seguendo questa proporzione:
100 gr pasta madre – 200 gr farina 0 – 50 gr acqua
bisognerà quindi fare il rifresco con la farina che dovrà essere il doppio del peso della pasta madre e con l’acqua che dovrà essere la metà del peso del lievito.
Dopo averla rinfrescata, formare una pallina e riporla in una barattolo di vetro preferibilmente stretto e alto.
Se la pasta madre crescerà di volume entro sei-otto ore dal rinfresco, il giorno dopo potrete conservarla in frigorifero.
dal 10° al 14° giorno
Quando la pasta madre viene riposta in frigorifero la sua lievitazione avviene lentamente, quindi il rinfresco si farà ogni quarantotto ore, dopo averla fatta prima stiepidire per un’ ora fuori dal friorifero e il procedimento sarà sempre lo stesso:
prendere 50 gr di pasta madre (dal suo cuore e scartare l’esubero) e unirla a 50 gr di farina 0 e a 25 gr di acqua
impastare il tutto formando una pallina e pirlarla, tagliarla poi in superficie opponendo due tagli incrociati che dovranno affondare nella pasta madre per solo 1/3 della sua altezza.
Riporre il lievito madre nel barattolo con il tappo chiuso, lasciarla per un’ ora a temperatura ambiente, quindi metterla in frigorifero.
dal 15° giorno
I rinfreschi, a questo punto, potranno essere fatti, di media, una volta a settimana; con la parte di pasta madre scartata durante il rinfresco, detta esubero, da ora in poi, potrete preparare varie pietanze.
La pasta madre è in salute quando avrà sempre un bel colore avorio e quando fra i tagli della pirlatuta vedrete gli alveoli (bollicine di lievitazione).
Questa è la mia Sophia
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Sei stata veramente brava, complimenti
grazie Giovanni! 🙂
Spiegazione chiarissima! Grazie
Grazie Lavinia 🙂
Sono stata costretta a fare più palle perché la madre era di 600gr! Le palline sono venute secche e faticano a stare insieme.. é corretto così?
Lavinia hai già terminato tutti i passaggi? mi sembra strano che tu abbia ottenuto quel quantitativo ne avresti dovuto avere 350 gr in tutto