Pizza acciughe e cipolle, la ricetta maremmana
Pizza acciughe e cipolle; la ricetta di una pizza ripiena tipica di Porto Santo Stefano.
Da mangiare caldo appena sfornato, o anche freddo magari in riva al mare del Monte Argentario, questo lievitato è davvero succulento e ricco di gusto.
Mangiai per la prima volta questa schiaccia acciughe e cipolle durante la prima vacanza che feci da sola con mio marito. L’abbiamo trascorsa all’Argentario, lì, in un forno del centro storico di Porto Santo Stefano, prima di andare in spiaggia, acquistavamo sempre questa bontà assoluta!
Riprodurla in casa è stato emozionante e l’assaggio lo è stato ancora di più!
Vi consiglio di prepararla e di gustarla con una birra ghiacciata, sono certa che non vi deluderà!
Ingredienti:
per l’impasto
300 gr di farina 00
200 gr di farina 0
250 gr di acqua
1 gr di lievito di birra
20 gr di olio evo
12 gr di sale (opzionale, da tradizione sarebbe senza sale)
per il ripieno
400 gr di cipolle
200 gr di acciughe sottosale
Tempo: preparazione 10′ – lievitazione 15h circa – cottura 13′ circa
Difficoltà: bassa
Procedimento:
- Mescolare le farine in una ciotola capiente,
- sciogliere il lievito nell’acqua , versarlo nella ciotola e iniziare ad impastare,
- incorporare a seguire l’olio e
- infine anche il sale un po’ alla volta
- formare una palla, coprire con pellicola alimentare
- e far lievitare l’impasto fin quando non raddoppierà il suo volume mettendo la ciotola lontano da correnti d’aria e possibilmente nel forno spento con lo sportello chiuso
- Nel frattempo sbucciare le cipolle, affettarle finemente, metterle in una padella con l’olio e farle rosolare appena,
- quindi coprire d’acqua e farle cuocere a fuoco basso fino a farla consumare
- pulire ora le acchiughe eliminando la spina e la pinna centrale e anche la coda e sciacquarle sotto l’acqua corrente,
- quindi tagliarle a pezzetti
- versare ancora altra acqua nelle cipolle e, quando questa si sarà per metà consumata, aggiungere le acciughe e portare a cottura fino a consumare del tutto l’acqua, quindi regolare di sale
- a lievitazione terminata foderare una teglia con carta forno, ungerla e spianare al suo interno, con le mani, tre/quarti di impasto
- condirlo con la cipolla e le acciughe
- quindi spianare su un altro foglio di carta forno il restante impasto e metterlo poi sulla farcitura,
- quindi piegare i bordi verso l’interno
- bucarellare con con i rebbi di una forchetta tutta la superficie
- e cuocere in forno caldo a 210° per quindici minuti o comunque alla massima potenza fino a doratura,
- a cottura ultimata sfornare
- e far riposare per una diecina di minuti prima di tagliarla
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Brava! Cercavo esattamente questa! Forse nok dello stesso forno… Ma esattamente la maremmana!
Solo un grammo di lievito? Quello fresco o quello disidratato?
Quanto tempo lasci lievitare?
Grazie mille e a presto
Pietro
Pietro scusa il ritardo nella risposta! Puoi usare sia il lievito fresco che il granulare, i tempi di lievitazione variano a seconda della temperatura atmosferica ma, comunque, più lievita e meglio è! I miei impasti lievitano sempre per almeno 24 h, la sera impasto, dopo 1 ora ripongo in frigo per almeno dodici ore per far maturare l’impasto, quindi lo estraggo e faccio lievitare a temperatura ambiente.
io sono di Porto Santo Stefano e la ricetta è quella di Ghiga!!