L’ortaggio preferito da Gaia è la bietola.
Il suo dolce sapore le piace tantissimo e io son ben contenta di proporgliela spesso perché la bietola è ricca di fibre, sali minerali, vitamine e acqua.
Qualche giorno fa al mercato ho trovato la bietola fresca e l’ho subito presa perché sapevo di fargli cosa gradita.
Prima di acquistare le bietole bisogna però accertarsi che le coste, la parte bianca per intenderci, siano ben sode e bianche e che le foglie siano integre di un colore verde brillante
Ora vi illustrerò come pulire e cuocere la bietola:
Per procedere alla pulizia delle bietole si dovrà apporre un taglio con un coltello nelle parte finale delle coste
quindi staccare la parte recisa tirandola verso la cima delle foglia, sfilando in questo modo la costa
eliminare eventualmente anche parte delle foglie se queste dovessero presentarsi rovinate.
Qualora le foglie dovessero presentare dei buchi, questi denotano indice di genuinità del prodotto, in quanto sono stati usati pochi o nulli diserbanti sulle piante.
Procedere ora a lavare la bietola mettendola a bagno in acqua fredda con sale grosso o bicarbonato, quest’ultimi faranno scendere sul fondo le impurità presenti sull’ortaggio
sciacquare quindi le foglie e ripetere più volte quest’operazione fin quando l’acqua di lavaggio non risulterà pulita.
Far scolare quindi la bietola appena lavata e mettere a bollire in una pentola un po’ d’acqua leggermente salata
quando l’acqua avrà raggiunto un alto punto di ebollizione ci si potrà cuocere la bietola
Anche se l’acqua vi sembrerà poca per il quantitativo di bietola da cuocere non preoccupatevi, il volume della verdura si ridurrà velocemente, basterà semplicemente spingere all’interno le foglie
Cuocere la bietola in acqua bollente è importante perché in questo modo l’ortaggio manterrà il suo colore verde brillante
Cuocere la bietola fin quando le coste non si infilzeranno facilmente con un forchetta, quindi togliere la verdura dall’acqua di cottura e condirla con un filo d’olio extra vergine d’oliva.
Potrete eventualmente filtrare l’acqua di cottura e utilizzarla come base di minestre e risotti.
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